Il primo gennaio le esportazioni di gas russo attraverso i gasdotti di epoca sovietica che attraversano l’Ucraina si sono fermate il giorno di Capodanno, lo hanno confermato sia Kiev che Mosca.
“Le forniture di gas russo tramite l’Ucraina si sono interrotte alle 8 ora di Mosca” (le 6 in Italia), ha dichiarato stamattina Gazprom.
“Dato che Kiev ha ripetutamente e chiaramente rifiutato di estendere gli accordi in tal senso” con la Russia, l’azienda “ha perso in data odierna la capacità tecnica e legale di far transitare il gas attraverso l’Ucraina”: è quanto si legge in un comunicato di Gazprom, citato dall’agenzia di stampa Tass.
La Commissione europea ha affermato che l’UE si è preparata al taglio del gas.
“L’infrastruttura europea del gas è sufficientemente flessibile da fornire gas di origine non russa”, ha affermato un portavoce della Commissione. “È stata rafforzata con nuove significative capacità di importazione di GNL (gas naturale liquefatto) dal 2022”.
Dall’inizio della guerra in Ucraina, l’UE ha ridotto la propria dipendenza dall’energia russa, acquistando più gas dalla Norvegia e GNL dal Qatar e dagli Stati Uniti.