Il presidente eletto Donald trump sta completando la squadra della sua amministrazione. Nella scelta dei suoi collaboratori Trump sta mettendo al primo posto la lealtà al di sopra di ogni altra cosa, con l’obiettivo di ridurre le lotte intestine e massimizzare la sua capacità di rimodellare Washington durante il suo secondo mandato.
Trump durante ha affermato che il più grande errore del suo primo mandato è stato quello di aver scelto le persone sbagliate.
“Abbiamo fatto un ottimo lavoro. Ma faremo un lavoro molto migliore ora perché ora conosco le persone. Conosco i buoni, i cattivi. Conosco i deboli, i forti. Conosco gli stupidi. Conosco gli intelligenti. Li conosco tutti”, ha detto a un comizio in North Carolina durante il tratto finale della corsa.
La squadra di Trump
Ha nominato immediatamente Susie Wiles, la sua fidata co-responsabile della campagna, come capo dello staff.
Tom Homan, che ha diretto l’agenzia statunitense Immigration and Customs Enforcement durante il primo mandato di Trump, sarà il suo “zar di frontiera” incaricato delle deportazioni di massa dei migranti che Trump ha promesso.
Robert F. Kennedy Jr., un no-vax che ha promesso di smantellare la ricerca e la supervisione sanitaria federale, è stato nominato alla guida del Dipartimento della Salute.
Un’altra nomina che ha destato non poche perplessità è quella di Tulsi Gabbard, ex democratica che assumerà la carica come direttrice della National Intelligence, anche se non ha alcuna esperienza in ambito di intelligence.
Gabbard, che ha lasciato il Partito Democratico nel 2022, ha suscitato polemiche per le sue posizioni critiche al sostegno del presidente Joe Biden all’Ucraina, cosa che ha spinto alcuni critici ad accusarla di ripetere a pappagallo la propaganda del Cremlino.
Gabbard e Trump hanno uno stretto rapporto. Lei era indicata come vicepresidente e ha aiutato Trump a prepararsi per il dibattito con Kamala Harris.
Pete Hegseth, un co-conduttore del weekend di Fox News è stato scelto per ricoprire il ruolo di segretario alla difesa, nonostante non abbia alcuna esperienza con il Pentagono.
Lee Zeldin, nominato capo dell’Environmental Protection Agency, negazionista del cambiamento climatico è stato descritto come un «vero combattente per le politiche di America First». Con Zeldin il nuovo esecutivo americano garantirà «una giusta e rapida deregolamentazione sul tema ambientale».
Un’altra nomina che ha suscitato sgomento tra i democratici è quella del deputato della Florida Matt Gaetz come procuratore generale degli Stati Uniti, che corrisponde al ministro della Giustizia.
Dal 2021 al 2023 è stato sottoposto a un’indagine condotta proprio dal dipartimento di Giustizia (quello che ora dovrebbe guidare) per accuse di tratta di persone minorenni a scopo sessuale. Gaetz ha sempre negato di aver commesso reati, e l’indagine è stata chiusa senza accuse formali nei suoi confronti.
Quella di Gaetz è una nomina importante, perchè il procuratore potrebbe decidere se chiudere o sospendere i processi in capo a Trump e avviare indagini contro gli oppositori politici. Anche qui la lealtà sarà un requisito fondamentale.
Come Segretario di Stato è stato scelto il senatore della Florida Marco Rubio.
Rubio si è sempre espresso a favore di Israele e ha anche sostenuto di essere contrario a fornire ulteriori aiuti militari all’Ucraina per difendersi dall’invasione russa.
Kristi Noem sarà il segretario alla Sicurezza interna. Noem, devota cristiana e prima donna eletta a governatrice del South Dakota del Sud, è stata la prima governatrice a inviare soldati della Guardia nazionale per aiutare il Texas a combattere la crisi di confine. E’ stata al centro delle polemiche dopo aver detto di aver sparato al suo cane da caccia che non faceva il suo dovere.
John Ratcliffe, uno dei membri più conservatori del Congresso e sostenitore dichiarato di Trump, e già noto per aver ricoperto il ruolo di direttore dell’intelligence nazionale durante il primo mandato di Trump, sarà direttore della Cia.
Infine il plurimiliardario Elon Musk che si occuperà di snellire la burocrazia americana.
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