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Martedì 30 luglio in Venezuela migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per contestare la vittoria elettorale di Nicolas Maduro. Nella città di Coro, nello Stato di Falcon, i manifestanti hanno abbattuto una statua dell’ex presidente Chàvez, riferimento simbolico di Maduro che ne è il successore.
#VENEZUELA 🇻🇪
La testa di una statua di Chavez.pic.twitter.com/NVq4VWmudJ https://t.co/xNKdw5Y82B
— Asiablog.it (@Asiablog_it) July 30, 2024
La polizia, schierata in tenuta antisommossa, ha arrestato 46 persone e negli scontri sono morte 2 persone.
La Procura nazionale ha imposto il divieto di protesta e ha avvertito che le persone arrestate rischiano l’incriminazione per “incitamento all’odio” con pene fino a 20 anni di carcere.
Nonostante la repressione, sabato 3 agosto, migliaia di persone sono nuovamente scese in strada per manifestare contro Maduro e i brogli elettorali.
Después de 6 días de brutal represión, creyeron que nos iban a callar, a parar o atemorizar… miren la respuesta.
Hoy, la presencia de que cada ciudadano en las calles de Venezuela demuestra la magnitud de la fuerza cívica que tenemos y la determinación de llegar hasta el… pic.twitter.com/O8u4EDcsSR
— María Corina Machado (@MariaCorinaYA) August 3, 2024
Lunedì 29 luglio il Consiglio Nazionale Elettorale ha dichiarato Nicolas