Israele ha respinto la proposta degli Usa, Europa e Paesi Arabi di un cessate il fuoco con Hezbollah.
“Non ci sarà alcun cessate il fuoco nel nord”, ha affermato il ministro degli Esteri Israel Katz su X. “Continueremo a combattere contro l’organizzazione terroristica Hezbollah con tutte le nostre forze fino alla vittoria e al ritorno sicuro degli abitanti del nord alle loro case”.
In una dichiarazione l’ufficio del primo ministro israeliano Netanyahu ha affermato che “i combattimenti a Gaza continueranno fino a quando non saranno raggiunti tutti gli obiettivi della guerra”.
Hezbollah non ha ancora risposto alla proposta di cessate il fuoco, anche se il primo ministro ad interim del Libano, Najib Mikati, l’aveva accolta bene.
Il gruppo libanese ha insistito sul fatto che avrebbe interrotto i suoi attacchi solo se ci fosse stato un cessate il fuoco a Gaza. Ciò sembra fuori portata nonostante mesi di trattative condotte da Stati Uniti, Egitto e Qatar.
Si affievolisce quindi la speranza di Biden di raggiungere un accordo. I combattimenti continuano. L’esercito israeliano ha comunicato che da stamattina sono stati lanciati 57 razzi dal Libano verso Israele.
I caccia israeliani hanno colpito infrastrutture al confine tra Siria e Libano, utilizzate per contrabbandare armi per colpire Israele.
Mentre Hezbollah ritiene di aver preso di mira preso di mira i complessi industriali militari israeliani a nord di Haifa.
La scorsa settimana Israele ha lanciato contro il Libano i più pesanti attacchi aerei dalla guerra del 2006, uccidendo più di 600 persone, mentre mesi di scontri transfrontalieri con il movimento Hezbollah sostenuto dall’Iran si sono trasformati in una guerra totale.
Iscriviti alla newsletter per rimanere aggiornata/o