in Medio Oriente

Israele dichiara il segretario generale dell’ONU António Guterres “persona non grata”

Mercoledì Israele ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres “persona non grata” , vietandogli l’ingresso nel Paese.

Lo ha annunciato il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz:

“Oggi ho dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres persona non grata in Israele e gli ho vietato l’ingresso nel paese. Chiunque non condanni  l’odioso attacco dell’Iran a Israele, come hanno fatto quasi tutti i paesi del mondo, non merita di mettere piede sul suolo israeliano.

Si tratta di un segretario generale che non ha ancora denunciato il massacro e le atrocità sessuali commesse dagli assassini di Hamas il 7 ottobre, né ha guidato alcun tentativo di dichiararli un’organizzazione terroristica.

Un segretario generale che sostiene terroristi, stupratori e assassini di Hamas, Hezbollah, Houthi e ora dell’Iran, la nave madre del terrore globale, sarà ricordato come una macchia nella storia dell’ONU.

Israele continuerà a difendere i suoi cittadini e a sostenere la sua dignità nazionale, con o senza António Guterres.”

Il provvedimento arriva dopo mesi di tensioni e accuse nei confronti di Guterres, criticato dal governo Netanyahu dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre.

In quell’occasione Guterres condannò gli attacchi, ma aggiunse anche che non erano avvenuti dal vuoto, facendo intendere una responsabilità di Israele.

In apertura dell’Assemblea Generale delle Nu, il premier Netanyahu ha definito l’attacco a Israele “una macchia morale per le Nazioni Unite”,  considerando l’istituzione  una “palude di antisemitismo”.

A settembre i membri delle Nazioni Unite hanno votato  a larga maggioranza una mozione non vincolante che chiede a Israele di porre fine all’occupazione dei territori palestinesi della Cisgiordania, che dura da quasi sei decenni.

Il Regno Unito e l’Australia si sono astenuti, mentre gli Stati Uniti hanno votato contro.

In quell’occasione l’ambasciatore israeliano all’ONU, Danny Danon, descrisse il voto come “una decisione vergognosa che sostiene il terrorismo diplomatico dell’Autorità Nazionale Palestinese”.

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