Sabato e domenica sera migliaia di israeliani hanno manifestato per le strade di Tel Aviv per il fallimento del governo Netanyahu nel garantire il ritorno degli ostaggi rimasti a Gaza.
La nuova protesta è avvenuta una settimana dopo un’altra importante protesta innescata dalla scoperta di altri sei ostaggi morti a Gaza, e dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha respinto le pressioni per un accordo di cessate il fuoco.
Nonostante le costanti pressioni dagli Usa e dagli altri alleati su un accordo sul cessate il fuoco, Netanyahu insiste sul controllo del corridoio di Filadelfia, una stretta fascia lungo il confine di Gaza con l’Egitto, dove Israele sostiene che Hamas contrabbandi armi, Egitto e Hamas lo negano.
Intanto nelle ultime 48 ore gli attacchi militari israeliani hanno ucciso almeno 61 persone nella Striscia di Gaza.
La violenza è aumentata anche in Cisgiordania occupata. La settimana scorsa è stata la più mortale per i civili palestinesi in Cisgiordania da novembre dell’anno scorso. Molte persone sono state uccise, tra cui 7 bambini.
As the war rages in #Gaza, violence and destruction in the #WestBank increase by the hour.
The past week was the deadliest for Palestinian civilians in the West Bank since November last year. Many people were killed, including 7 children.
This is unacceptable. It must stop now. pic.twitter.com/VejfuRc8oA
— UNRWA (@UNRWA) September 5, 2024
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