in Russia

Iran – Russia: la partnership che preoccupa Stati Uniti e Europa

Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato a Ashgabat, capitale del Turkmenistan, il presidente iraniano Massud Pezeshkian per rafforzare quello che definiscono rapporti strategici.

“Collaboriamo attivamente sulla scena internazionale e le nostre valutazioni degli eventi attuali nel mondo sono spesso molto vicine”, ha sottolineato Putin durante un incontro con il suo omologo iraniano Masoud Pezeshkian.

“Dal punto di vista economico e culturale, le nostre comunicazioni si stanno rafforzando di giorno in giorno e stanno diventando più solide”, ha dichiarato Pezeshkian a Putin, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA.

Secondo quanto riportano i media i colloqui tra i leader si sono concentrati sul rafforzamento delle relazioni bilaterali e sulla gestione della rapida escalation della crisi in Medio Oriente.

Entrambi hanno espresso condanna nei confronti d’Israele. Pezeshkian ha affermato che Israele deve “smettere di uccidere persone innocenti”, attribuendo la responsabilità anche agli Stati Uniti e Unione Europea per il sostegno.

La collaborazione tra Mosca e Teheran preoccupa l’Occidente

La partnership sempre più stretta tra Iran e Russia ha suscitato un rinnovato allarme a Washington e Londra, in particolare per la fornitura da parte di Teheran di missili balistici e droni suicidi per supportare la guerra di Mosca in Ucraina. In cambio, la Russia è sospettata di fornire all’Iran tecnologia nucleare e intelligence sensibili, uno sviluppo che preoccupa l’Occidente, poiché potrebbe avvicinare l’Iran al raggiungimento della sua ambizione a lungo perseguita di sviluppare di armi nucleari.

L’intelligence occidentale ha osservato una crescente collaborazione tra Mosca e Teheran, scatenando l’allarme sul potenziale trasferimento di competenze nucleari che potrebbe accelerare il percorso dell’Iran verso l’arricchimento del suo programma atomico. Queste rivelazioni sono state, secondo quanto riferito, un argomento chiave di discussione durante un incontro tra il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla Casa Bianca a settembre.