Martedì 19 novembre il presidente russo Putin ha firmato un decreto che ratifica la dottrina nucleare rivista, intitolato “Fondamenti della politica statale sulla deterrenza nucleare”.
Il portavoce del Cremlino Peskv ha spiegato che “era necessario aggiornare la dottrina per adeguarla all’attuale panorama politico.”
Peskov ha anche affermato che la dottrina aggiornata prevede una possibile risposta nucleare nel caso in cui l’Ucraina utilizzi proiettili non nucleari occidentali contro la Russia. In particolare si riferisce alla recente autorizzazione del presidente Biden all’Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio statunitensi per colpire la Russia.
La dottrina nucleare rivista
Il decreto, pubblicato sul portale ufficiale del governo, delinea dei cambiamenti significativi nella politica nucleare russa.
La deterrenza nucleare è rivolta a “un potenziale avversario, che può comprendere singoli paesi e alleanze militari (blocchi, unioni) che considerano la Russia un potenziale nemico che possiedono armi nucleari e/o altre armi di distruzione di massa, o hanno sostanziali capacità di combattimento di forze multiuso”.
Secondo la dottrina aggiornata la Russia adotterà inoltre una deterrenza nucleare nei confronti di quei paesi che offriranno il loro territorio, le loro zone marittime, il loro spazio aereo e le loro risorse per aggredirla.
L’aggressione da parte di uno Stato non nucleare, ma con il coinvolgimento o il sostegno di uno Stato nucleare, sarà considerata un attacco congiunto alla Russia.
Inoltre, una risposta nucleare è considerata possibile se esiste una minaccia critica alla sovranità della Russia, anche derivante da armi convenzionali, tra cui un attacco alla Bielorussia in quanto parte dello Stato dell’Unione, o un lancio massiccio di aerei da guerra, missili da crociera, droni o altri velivoli che attraversano il confine russo.
L’amministrazione Biden ha dichiarato che non ha alcuna intenzione intenzione di rivisitare la dottrina nucleare americana in risposta alla politica di deterrenza nucleare modificata dalla Russia. Un portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha detto a Bloomberg che la Casa Bianca considera l’ultima mossa di Mosca come “un’altra retorica irresponsabile della stessa Russia, che abbiamo visto negli ultimi due anni”.
La minaccia nucleare brandita dalla Russia è un atteggiamento “irresponsabile”, ha invece affermato il capo della diplomazia europea Josep Borrell. “Non è la prima volta che loro (i russi) sollevano la minaccia di un’escalation nucleare, il che è del tutto irresponsabile”, ha dichiarato al termine dell’ultimo Consiglio dei ministri della Difesa a Bruxelles.
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