Canada, Australia, Germania e Paesi Bassi deferiranno i talebani alla Corte internazionale di giustizia per discriminazione di genere.
In una dichiarazione congiunta rilasciata mercoledì 25 settembre, i quattro paesi hanno affermato che i talebani hanno violato la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW). In quanto Stato parte l’Afghanistan potrebbe affrontare un procedimento presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ) dell’Aia.
“Di fronte alle continue violazioni gravi e sistematiche degli obblighi legali internazionali da parte dell’Afghanistan, i talebani devono essere ritenuti responsabili”, hanno affermato nella dichiarazione. “Sosteniamo questa iniziativa. Invitiamo l’Afghanistan e i talebani a cessare immediatamente le violazioni dei diritti delle donne e delle ragazze e a rispondere alla richiesta di negoziati su questa questione”,
“Le donne e le ragazze dell’Afghanistan non meritano niente di meno che il pieno godimento dei loro diritti umani”, hanno aggiunto.
L’iter prevede che l’Afghanistan avrà circa sei mesi di tempo per fornire una risposta prima che la Corte internazionale di giustizia tenga un’udienza e proponga misure provvisorie.
Il ritorno dei talebani
Con il ritorno al potere dei talebani nel 2021, l’Afghanistan è tornata indietro di oltre vent’anni. Oltre 19 milioni di donne non possono più studiare, lavorare, viaggiare o semplicemente passare del tempo libero.
Il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Afghanistan, Richard Bennett, ha ripetutamente descritto la situazione delle donne e delle ragazze afghane come apartheid di genere, considerato quindi un crimine contro l’umanità.