Domenica mattina la commissione elettorale centrale ha dichiarato che con oltre il 99% dei seggi scrutinati il partito populista e filorusso Sogno Georgiano ha vinto le elezioni legislative in Georgia. La coalizione filoeuropea formata da quattro partiti sotto la guida della presidente della Repubblica Salome Zourabichvil, ha preso il 37,5 per cento dei voti.
L’opposizione georgiana non ha ammesso la sconfitta, accusando il partito al governo di “colpo di stato costituzionale” e annunciando proteste.
“La vittoria è stata rubata al popolo georgiano… Non accettiamo i risultati di queste elezioni falsificate”, ha affermato Tinatin Bokuchava, leader del più grande partito di opposizione, il Movimento Nazionale Unito (UNM).
Negli ultimi decenni la Georgia ha mantenuto forti aspirazioni filo occidentali, ma da dodici anni il governo populista Sogno Georgiano si è sempre più allontanato dall’Occidente in favore della Russia , mostrando riluttanza a condannare Mosca per l’invasione dell’Ucraina.
Negli ultimi mesi il Parlamento georgiano ha approvato alcune leggi controverse, tra cui la legge sugli agenti stranieri, la legge sui valori della famiglia, che limitano i diritti delle persone LGBTQ+. Sono tutte norme che hanno portato al congelamento del processo di adesione della Georgia all’UE.