in crisi climatica, Usa

Biden durante la visita in Amazzonia: ‘Alcuni potrebbero cercare di negare o ritardare la rivoluzione dell’energia pulita in corso in Usa, ma nessuno può invertirla’.

Biden, il primo presidente degli Stati Uniti in carica a visitare la più grande foresta pluviale tropicale del mondo, ha visto da vicino le devastazioni della deforestazione, mentre in Azerbaigian è in corso la COP29.

Domenica parlando dalla foresta pluviale, Biden ha dichiarato che non si tornerà indietro nella “rivoluzione dell’energia pulita” degli Stati Uniti, anche se la nuova amministrazione Trump promette di aumentare la produzione di combustibili fossili e di ridurre gli sforzi contro il cambiamento climatico.

“Ogni minuto nel mondo si abbattono foreste della dimensione di 10 campi da calcio.

Ecco perché la mia amministrazione è stata leader a livello internazionale nella lotta per porre fine e invertire la deforestazione entro il 2030” ha dichiarato Biden.

Biden ha affermato che gli Usa sono sulla buona strada per raggiungere gli 11 miliardi di dollari di spesa per finanziamenti internazionali per il clima nel 2024, un aumento di sei volte rispetto a quando ha iniziato il suo mandato.

L’anno scorso la sua amministrazione aveva annunciato l’intenzione di stanziare un contributo di 500 milioni di dollari per l’Amazzonia , il più importante sforzo di cooperazione internazionale per preservare la foresta pluviale, finanziato principalmente dalla Norvegia.

Dopo lo stanziamento di 50 milioni di dollari, domenica Biden ha annunciato un ulteriore contributo di 50 milioni.

“Il viaggio di Biden è importante, ma non porterà nulla di concreto”, ha affermato Suely Araújo, ex direttrice dell’agenzia brasiliana per la protezione ambientale e coordinatrice delle politiche pubbliche presso l’organizzazione non-profit Climate Observatory.

Biden a gennaio passerà la palla a Trump, che difficilmente darà priorità all’Amazzonia o a qualsiasi cosa legata al cambiamento climatico, che lui stesso definisce una “bufala”.

Trump infatti si è impegnato a ritirarsi nuovamente dall’accordo di Parigi, un patto globale stipulato per scongiurare la minaccia di un cambiamento climatico, e ha affermato che annullerà i fondi non spesi nella legislazione sull’efficienza energetica.

 

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