“Il Trattato di partenariato strategico globale tra Russia e Corea del Nord ha gettato le basi per un ulteriore approfondimento delle relazioni in tutti gli ambiti e intende svolgere un ruolo stabilizzante nel continente eurasiatico”, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov nel suo discorso di apertura ai colloqui con il ministro degli Esteri della Corea del Nord Choe Son Hui.
Il Comprehensive Strategic Partnership Treaty è stato firmato il 18 -19 giugno, durante la visita del presidente russo Putin in Corea del Nord. Esso prevede lo sviluppo di legami economici tra i due paesi, la cooperazione tecnico-militare e l’assistenza militare reciproca in caso di attacco a uno dei firmatari.
Il 14 ottobre Putin ha presentato alla Duma di Stato un progetto di legge per ratificare l’accordo di partenariato strategico globale tra i due paese.
La collaborazione economica, ma soprattutto militare, tra i due paesi si è intensificata, fonti occidentali riferiscono che la Corea del Nord abbia fornito milioni di proiettili di artiglieria alla Russia per la sua guerra con l’Ucraina. Inoltre, ingegneri militari e personale nordcoreano stanno presumibilmente aiutando le forze russe.
Il Pentagono e la Nato hanno confermato la presenza di truppe nordcoreane in Russia per combattere in Ucraina.
Leggi anche- Zelensky esorta gli alleati ad agire sull’invio delle truppe nordcoreane vicine al confine con l’Ucraina.
Durante l’incontro tra i due omologhi, Lavrov ha espresso pieno sostegno alle azioni di Pyongyang per scoraggiare la politica aggressiva dell’Occidente.
“Le parti hanno riconosciuto che l’aggravarsi delle tensioni nella penisola coreana, così come nell’Asia nord-orientale e in altre regioni, è dovuto principalmente alle azioni provocatorie degli Stati Uniti e dei suoi alleati. La parte russa ha ribadito il suo pieno sostegno alle misure della Corea del Nord volte a contrastare le politiche aggressive degli Stati Uniti e dei suoi partner, sottolineando l’importanza di mantenere la pace e la stabilità nella regione”, ha dichiarato il ministero degli Esteri russo.