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A Gaza è tornata la poliomielite

Dopo 25 anni, nella Striscia di Gaza è tornata la poliomielite. Il Ministero della Salute di Gaza ha confermato un caso di poliomielite in un bambino di 10 mesi  a Deir Al-Balah. A luglio l’OMS  e Unicef avevano rilevato la presenza del poliovirus nelle acque reflue.

La ricomparsa della poliomielite  è attribuita alla distruzione delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie, aggravata dalle restrizioni imposte dal governo israeliano, che ostacolano le riparazioni e l’accesso alle forniture idriche. A queste problematiche si aggiunge il sovraffollamento di massa e al sistema sanitario ormai paralizzato, hanno creato un ambiente favorevole alla diffusione del virus.

Oxfam nell’ultimo rapporto del 18 luglio offre un’analisi dettagliata di come il governo israeliano abbia usato la scarsità d’acqua come strumento di guerra.

I dati sono allarmanti: ci sono oltre 485 mila casi di dissenteria acuta con quasi 113 mila riguardanti bambini sotto i 5 anni; oltre 81 mila casi di ittero grave; oltre 865 mila casi di infezioni respiratorie acute.

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La richiesta delle tregue umanitarie

Le organizzazioni umanitarie presenti nella regione segnalano la presenza di vaccini antipolio pronti per essere distribuiti ad agosto e settembre, ma ciò richiede pieno accesso alle forniture umanitarie a Gaza da tutti i valichi di frontiera, sicurezza e libera circolazione all’interno della Striscia.

Da giorni l’OMS e  le oltre 20 organizzazioni umanitarie chiedono a tutte le parti in conflitto di attuare tregue umanitarie nella Striscia di Gaza per sette giorni per consentire lo svolgimento di due cicli di campagne di vaccinazione. Queste tregue nei combattimenti consentirebbero ai bambini e alle famiglie di raggiungere in sicurezza le strutture sanitarie e agli operatori delle comunità di raggiungere i bambini che non possono accedere alle strutture sanitarie per la vaccinazione antipolio. Senza le tregue umanitarie, la realizzazione della campagna non sarà possibile.

Attualmente sono circa 640.000 i bambini di età inferiore ai 10 anni che hanno l’urgente bisogno di ricevere il vaccino contro la poliomielite.

L’arrivo dei vaccini

Domenica 25 agosto a Gaza sono stati consegnati vaccini contro la poliomielite per 1.255.000 persone attraverso il valico di Kerem Shalom, in coordinamento con l’Unicef  l’OMS e il ministero della Difesa israeliano.

Il Cogat, l’ente militare israeliano che si occupa di distribuzione degli aiuti a Gaza, ha detto che gli operatori sanitari locali e internazionali vaccineranno la popolazione a Gaza durante delle «abituali pause umanitarie» dai combattimenti, in modo che i civili possano raggiungere i centri sanitari.

 

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