Il 1 settembre nella Striscia di Gaza è iniziata la campagna vaccinale antipolio. Ad agosto il Ministero della Salute di Gaza aveva confermato un caso di poliomielite in un bambino di 10 mesi a Deir Al-Balah. A luglio l’OMS e Unicef avevano rilevato la presenza del poliovirus nelle acque reflue.
Israele ha concesso tre giorni di tregua umanitaria per consentire la vaccinazione di oltre 640.000 bambini sotto i dieci anni di età.
Durante ogni ciclo della campagna, il Ministero della Salute palestinese (MOH), in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF), l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) e i partner, fornirà due gocce del nuovo vaccino orale antipolio di tipo 2 (nOPV2).
Children in #Gaza are receiving much-needed #polio vaccines today.
Ultimately, the best vaccine for these children is peace. pic.twitter.com/yD1AIoXvpF
— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) September 1, 2024
A Gaza sono stati consegnati 1,26 milioni di dosi di vaccini e 500 contenitori per il trasporto dei vaccini sono stati consegnati a Gaza. Altre 400.000 dosi di vaccino arriveranno presto a Gaza. Oltre 2.180 operatori sanitari e per la sensibilizzazione delle comunità sono stati formati per fornire le vaccinazioni e informare le comunità sulla campagna.
Per fermare l’epidemia e prevenire la diffusione della polio a livello internazionale occorre una copertura del 90%.
In risposta all’impegno a tregue umanitarie specifiche per ogni area, è stato concordato che la campagna sarà effettuata in un approccio graduale per tre giorni ciascuno, iniziando con la Gaza centrale, seguita da Gaza meridionale e da Gaza settentrionale.
Il primo giorno di campagna vaccinale, oltre 86 mila bambini hanno ricevuto il vaccino. Lo ha fatto sapere l’Oms.
L’approfondimento è un blog indipendente senza pubblicità invadente e paywall. Un tuo contributo è fondamentale per sostenere il lavoro di approfondimento.