Da ottobre 2023 l’esercito israeliano e Hezbollah si attaccano quasi ogni giorno con missili, razzi, e droni, uccidendo centinaia di persone in Libano e decine in Israele e sfollando decine di migliaia di persone su entrambi i lati del confine.
Le ultime due esplosioni di questi giorni in Libano rappresentano un’operazione antiterrorismo, ma nel contempo potrebbe essere un nuovo passo dell’escalation che tutti temono ormai da mesi. Si tratta di un doppio colpo che dimostra la portata della penetrazione di Israele nelle difese del nemico sciita lungo il confine settentrionale.
Per Hezbollah è un’umiliazione totale, poichè la sua sicurezza è stata violata così facilmente per due volte, dimostrando l’incapacità a difendersi. He
Israele non ha ammesso la responsabilità delle esplosioni, ma nella regione ci sono pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un’operazione che portava i tratti distintivi del Mossad.
Le domande che ci poniamo è se questi attacchi rappresentano una tattica fine a se stessa o fanno parte di una strategia più ampia. È un preludio a una guerra totale in Libano?
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