in siria

I contatti tra l’intelligence italiana e siriana prima della caduta del regime di Assad

Il governo italiano avrebbe espresso il suo sostegno al governo di Assad qualche giorno prima che il regime cadesse. E’ l’indiscrezione del giornale Arab Independent.

Dopo la caduta del regime di Assad, le talecamere del giornale sono entrate negli uffici dell’intelligence siriana e hanno scoperto alcuni documenti, tra cui un file che riporta la telefonata  tra il capo dell’agenzia di intelligence per l’estero (Aise) Giovanni Caravelli e l’omologo siriano.

Secondo quanto scrive Independent, Cavarelli si sarebbe offerto di sostenere il regime di Assad, esprimendo il suo sostegno ai bombardamenti dell’aeronautica russa contro presunti obiettivi delle forze ribelli. La conversazione  si sarebbe svolta quattro giorni dopo che l’aeronautica russa ha bombardato una scuola cristiana nella città di Aleppo.

“Ho ricevuto dal generale Giovanni Cavarelli, capo dei servizi segreti italiani, che mi ha sottolineato il sostegno del suo Paese alla Siria in questo momento difficile”, si legge nel report di Hossam Luka. “Ha anche spiegato quanto sia importante il sostegno della Russia in Siria in questo moment0”- si legge nel documento.

A luglio l’Italia è stato l’unico paese occidentale a riaprire l’ambasciata a Damasco, iniziando quindi una normalizzazione dei rapporti con Assad. Gli obiettivi del governo italiano erano due: promuovere un piano per il ritorno in Siria dei profughi siriani rifugiati in Libano, che verosimilmente avrebbero potuto chiedere asilo in Italia e in Europa; e contrastare l’influenza della Francia nella regione.

Dopo la caduta di Assad il piano migranti del governo italiano è saltato, mettendolo in una situazione complicata e di imbarazzo, che potrebbe accentuarsi con gli ultimi fatti raccontanti dall’Arab Independent.