Venerdì 10 maggio l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato a stragrande maggioranza una risoluzione che attribuisce maggiori diritti allo Stato di Palestina all’interno dell’organismo mondiale. Allo stesso tempo l’Assemblea ha stabilito che la Palestina è qualificata per lo status membro delle Nu e raccomanda al Consiglio di Sicurezza di “riconsiderare favorevolmente la questione dell’adesione”.
La risoluzione, presentata dagli Emirati Arabi Uniti, è stata approvata con 143 voti favorevoli, 9 contrari, tra cui gli Stati Uniti e Israele, e 25 astenuti, tra cui Italia, Germania e Regno Unito. Il testo finale è stato comunque modificato, specificando che la concessione di maggiori diritti alla Palestina è “un’eccezione che non dovrà creare altri precedenti.”
L’ambasciatore israeliano Gilad Erdan ha affermato che le “Nu stanno accogliendo uno stato terrorista tra le sue fila”. In chiusura, ha preso in mano un mini distruggidocumenti elettrico portatile e ha inserito la copertina della Carta delle Nazioni Unite.
Il vice ambasciatore all’ONU degli Stati Uniti, Robert Wood, ha criticato la risoluzione poichè gli Usa hanno sempre ritenuto che “il modo migliore per permettere alla Palestina di diventare uno stato membro dell’ONU è attraverso delle negoziazioni con Israele.”