in Europa

Il Regno Unito di Starmer cerca di migliorare le relazioni con l’Ue

Il Regno Unito guidato dai laburisti sta cercando di riallacciare le relazioni con l’Unione Europea. Martedì il premier britannico Keir Starmer, in missione a Bruxelles, ha incontrato la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen,

Starmer ha chiarito che non vuole annullare la Brexit, ma vuole migliorare i rapporti con l’Ue. Entrambi hanno concordato sulle sfide comuni che l’Unione Europea e il Regno Unito devono affrontare, incluso il contesto strategico alterato a seguito dell’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia, ribadendo il loro incrollabile sostegno alla sovranità dell’Ucraina.

I due leader hanno condannato l’aggressione atroce dell’Iran contro Israele. Hanno riconosciuto il diritto di Israele all’autodifesa di fronte a questa inaccettabile aggressione. La de-escalation da parte di tutte le parti nella regione era della massima importanza. Hanno ribadito la necessità di coordinare la risposta diplomatica alla situazione in Medio Oriente e hanno invitato tutte le parti a mostrare moderazione e porre fine allo spargimento di sangue. Un cessate il fuoco immediato in Libano e a Gaza era necessario per creare lo spazio per consentire soluzioni politiche.

Hanno sottolineato l’impegno reciproco sul rispetto dell’ Accordo di recesso, compreso il Quadro di Windsor, e il Tca (Accordo commerciale e di cooperazione).

Nei prossimi mesi sarà rafforzato il programma di cooperazione,  iniziando con la definizione congiunta delle aree in cui la cooperazione rafforzata sarebbe reciprocamente vantaggiosa, come l’economia, l’energia, la sicurezza e la resilienza, nel pieno rispetto delle loro procedure interne e delle prerogative istituzionali. In tale senso i due leader hanno concordato di incontrarsi di nuovo questo autunno. Mentre il prossimo summit tra Uk e Ue si potrebbe svolgere nel 2025.

Tuttavia permangono le distanze su diversi temi, tra cui la mobilità giovanile sulla quale la Commissione aveva proposto diriaprire i negoziati, ma difatti c’è stato un rifiuto del Regno Unito, che a quanto pare permane.

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