Martedì 1 ottobre la Nato ha un nuovo segretario generale. Dopo 10 anni, il norvegese Jens Stoltenber passa il testimone all’ex primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte.
On this historic day, we bid farewell to NATO Secretary General @jensstoltenberg and welcome incoming @SecGenNATO Mark Rutte 🤝 pic.twitter.com/cGfNQEMZuU
— NATO (@NATO) October 1, 2024
“La Nato sarà in buone mani con te al timone. Questo mi rende anche più facile lasciare l’Alleanza, sapendo che tu assumerai la carica di segretario generale della Nato”, ha detto Jens Stoltenberg.
“Hai mantenuto questa grande Alleanza sulla giusta strada in tempi turbolenti. In gran parte grazie a te Nato ora è più grande, più forte e più unita che mai. E’ un grande onore succedere a te come segretario generale”. “Farò del mio meglio perché il legame transatlantico resti solido come una roccia. Dobbiamo assicurare che l’Ucraina prevalga come nazione indipendente e sovrana e democratica”, ha dichiarato il neo segretario generale Rutte.
La pesante eredità
Rutte dovrà affrontare diverse sfide: in primis l’invasione russa in Ucraina. C’è la questione dei finanziamenti interni: per il neo segretario occorre fare di più in termini di difesa collettiva e deterrenza, investire di più e colmare le lacune di capacità e cercare di raggiungere tutti gli obiettivi che la Nato ha fissato.
Un’altra questione da affrontare è la possibile rielezione di Trump che non sarà più isolato in Europa poichè avrà l’appoggio di Ungheria, Italia e Paesi Bassi. Infine c’è la Cina anti atlantica, accusata dalla Nato di essere ” facilitatore decisivo della guerra della Russia contro l’Ucraina, attraverso il sostegno su vasta scala alla base industriale militare di Mosca”.