7 ottobre 2023, intorno alle 6:30 l’ora locale, a Gerusalemme, suonano le sirene antiaeree. Hamas lancia oltre 5000 razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele. Si tratta del più grave attacco terroristico mai subito dallo Stato Ebraico dal 1948 a oggi.
6:29AM
October 7, 2023.
The moment time stopped.
Beeri. Nahal Oz. Nir Oz. Reim. The Nova Festival. Kfar Aza. Sderot. Ofakim. Nirim. Holit. Zikim. Ashkelon.
We remember the victims.
We pray for the return of the hostages. #RememberOctober7 pic.twitter.com/DuTL9ml8kI
— Israel ישראל (@Israel) October 7, 2024
I terroristi di Hamas prendono d’assalto il festival Supernova, i kibbutz Kfar Aza e Nir Oz e le postazioni militari, causando la morte di 1.400 persone.
Vengono rapite 254 persone, di cui 229 civili e 25 soldati. Attualmente sarebbero ancora 101 gli ostaggi nella Striscia di Gaza, anche se si stima che almeno un terzo sia in realtà morto.
L’Onu ha documentato casi di stupro avvenuti nelle aeree del festival musicale Supernova e al Kibbutz Re’im. Nel rapporto si dice che nella maggior parte dei casi le donne vittime di violenza sono state uccise e e in almeno due casi la «violenza è stata perpetrata sui cadaveri».
In molte occasioni non è stato possibile verificare i tanti racconti di violenza perchè i primi soccorritori si sono occupati di salvare i superstiti, recuperare corpi e non di raccogliere le prove.
Dopo l’attacco il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dichiara: “Israele è in guerra” . Da allora è iniziata una controffensiva israeliana contro Hamas e Hezbollah senza sosta, a Gaza, Libano e Cisgiordania. Si tratta della prima volta dalla guerra arabo-israeliana del 1973 e segna l’inizio di un’operazione militare senza precedenti contro la Striscia di Gaza.
I fatti in breve
Israele inizia a bombardare Gaza, provocando in questi mesi l’uccisione di oltre 41.500 persone e lo sfollamento forzato di un milione e 900.000 palestinesi. L’8 ottobre Hezbollah lancia degli attacchi missilistici contro le comunità israeliane al nord al confine con il Libano.
Il 24 novembre, dopo i continui bombardamenti, viene proclamato il cessate il fuoco di 7 giorni per lo scambio dei prigionieri: Israele rilascia 240 prigionieri palestinesi in cambio di 105 civili rapiti da Hamas. Con la fine della tregua Israele è tornato a bombardare su Gaza.
Il 13 aprile 2024 l’Iran, in risposta all’uccisione del comandante della forza di elite dei Pasdaran, al-Quds, Mohammad Reza Zahevi, lancia 300 tra droni e missili balistici verso Israele, il 99% dei quali abbattuti, secondo Tel Aviv.
Il 31 luglio uccide il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh. Il 27 settembre uccide il segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah .
The Israeli @IDF confirms that Hassan Nasrallah, the leader of the Hezbollah terrorist organization and one of its founders, was eliminated yesterday, together with Ali Karki, the Commander of Hezbollah’s Southern Front, and additional Hezbollah commanders.
Nasrallah will no… pic.twitter.com/aThduf0bwe
— Israel ישראל (@Israel) September 28, 2024
Ancora prima centinaia di miliziani di Hezbollah perdono la vita o in migliaia rimangono feriti a causa dell’esplosione coordinata di cercapersone e walkie talkie.
Il 30 settembre Israele inizia “un’operazione mirata e limitata di terra”.
Il 1 ottobre l’Iran sostenitore di Hezbollah lancia 130 missili. Adesso ci si aspetta la preannunciata risposta di Israele.